Progetto di ricostruzione sulla figura di Antoniolo Ghisilieri


Nacque in Bologna poco prima del 1350 da Matteo di Ugolino e da Mona di Antonio Berni. Ebbe una sorella, Ghidina, sposa nel 1363 di Egidio, anch'egli della casata Ghisilieri e due fratelli, Gualengo, probabilmente maggiore d'età, e Ugolino.

Il padre Matteo abitava in "cappella" di S. Fabiano, una delle sedi caratteristiche degli ormai numerosi rami della casata Ghisilieri; ma, a differenza degli altri, prestigio e ricchezza di questo ramo si erano ultimamente appannati. Matteo e i suoi fratelli Jacopo e Andreuccio erano iscritti nelle milizie del Comune non più in qualità di cavalieri, come i loro ascendenti, ma in qualità di fanti. Le proprietà erano costituite, oltre che dalla casa, da alcune possessioni a Sala degli Aigoni e a Sant'Elena, quasi tutte coltivate a prato. Forse per mantenere comunque un tenore di vita dignitoso Matteo e Andreuccio conservarono sempre comune l'abitazione e indivise le proprietà fondiarie. Ciò nonostante dovettero affrontare pesanti periodi di difficoltà, tanto che alla loro morte, avvenuta per entrambi nel 1373, i rispettivi figli ed eredi acquisirono, oltre ai beni ancora indivisi e che furono separati solo l'anno successivo, anche situazioni debitorie, onorate a distanza di anni.

Nel marzo del 1408 condusse affari insieme con altri membri della famiglia.

Tratto dal sito: http://www.treccani.it/
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Bologna, Comune-Governo, Provvigioni "in capreto", vol. 3, c. 318; Riformagioni e provvigioni cartacee, s. III, reg. 67, c. 5; Elezioni di ufficiali del Comune, b. 5/a, reg. a. 1395, c. 56v; Elezioni per il Consiglio dei 400, reg. aa. 1379-81, a. 1379, Porta Stiera; Curia del podestà, Giudici ai dischi in materia civile, Atti, decreti e sentenze, vol. 15, cc. 334v-335v; Capitano del Popolo, Venticinquine, b. 12; Tesoreria e contrallatore di Tesoreria, regg. 28, 29; Ufficio dei memoriali, voll. 284, c. 406; 302, c. 436; Provvisori, s. pergamenacea, b. 60, Pietro dalla Camera, 13 marzo 1408; Notarile, Not. Giovanni Angelelli, regg. 15/4, cc. 4v, 78; 15/12, c. 14; 17, c. 4v; 15/23, cc. 133v-134; 15/25, c. 67v; 15/29, cc. 67v, 69, 86v; Arch. privato Ghisilieri, I, b. 1, doc. 45; Bologna, Arch. di S. Petronio, b. 271, Libro III rosso dei testamenti, c. 52v; G. Gatari - B. Gatari, Cronaca carrarese, a cura di A. Medin - G. Tolomei, in Rer. Ital. Script., 2ª ed., XVII, I, t. 1, ad ind.; Corpus chronicorum Bononiensium, a cura di A. Sorbelli, ibid., XVIII, I, t. 3, ad ind.; M. de Griffonibus, Memoriale historicum de rebus Bononiensium, a cura di L. Frati - A. Sorbelli, ibid., XVIII, 2, pp. 90, 96; H. de Bursellis, Cronica gestorum ac factorum memorabilium civitatis Bononie, a cura di A. Sorbelli, ibid., XXIII, 2, pp. 62, 67; C. Ghirardacci, Historia di vari successi d'Italia e particolarmente della città di Bologna, II, Bologna 1669, ad ind.; P.S. Dolfi, Cronologia delle famiglie nobili di Bologna, Bologna 1670, p. 359; P. Di Mattiolo, Cronaca bolognese, a cura di C. Ricci, Bologna 1885, p. 81; F. De Bosdari, Il Comune di Bologna alla fine del secolo XIV, in Atti e mem. della Deputaz. di storia patria per le prov. di Romagna, s. 4, IV (1914), p. 181; Id., Giovanni I Bentivoglio signore di Bologna (1401-1402), ibid., V (1915), p. 209..



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